ANTONIO CABRI, nel lontano 13 Dicembre 1987 (il Giorno di Santa Lucia), accompagnato dalla moglie FRANCESCA BARUFFI, è diventato il casaro di Pieve di Roffeno. Quello del casaro, secondo Antonio Cabri, è un mestiere antico fatto di sapienza e gesti secolari, ma ciò non basta a renderlo tecnicamente infallibile. Infatti, seppur sostenuto da precise nozioni tecniche, fare il casaro – e farlo bene – sconfina spesso in quei territori dove la scienza cede il posto all’esperienza, dove il gesto artigianale si fa gesto artistico e dove la ragione lascia ampi spazi all’intuito. Bisogna conoscere bene il latte per fare un buon formaggio e poi bisogna imparare ad “andargli dietro”. Passione e sapienza sono le condizioni per eccellere nel nostro lavoro.