LA TRADIZIONE DEL PARMIGIANO REGGIANO DI MONTAGNA

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Millefoglie di sformato di Parmigiano Reggiano, crema di rucola, quenelle di zucca e porri fritti

Ingredienti:
Per 4 persone:
  • Per lo sformato:
  • 100 g di patate lesse
  • 100 g di uova intere
  • 60 g di tuorli
  • 100 g di panna
  • 130 g di Parmigiano Reggiano
  • 30 g di ricotta fresca
  • semi di papavero
  • sale e pepe bianco
  • Per la crema di rucola:
  • 180 g di rucola fresca
  • 120 g di spinaci sbollentati
  • brodo vegetale leggero
  • olio extravergine d’oliva
  • opzionale: burrata o patata lessa
  • sale e pepe bianco
  • Per il porro:
  • 2 porri
  • farina 00 o amido di mais
  • olio di semi di arachidi
  • Per le cialde:
  • 2 albumi
  • 60 g di farina bianca 00
  • 80 g di Parmigiano Reggiano
  • 50 g di burro fuso
  • opzionale: semi di sesamo
  • Per le quenelle:
  • 450 g di zucca
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio extravergine d’oliva
  • sale e pepe
Preparazione

Per lo sformato:
lavare le patate, lasciarle con la buccia, cospargerle con poco sale, avvolgerle nella carta alluminio ed infornare a 180°C fino a cottura ultimata. Per velocizzare l’operazione si possono cuocere in microonde avvolte nella pellicola. Frullare il Parmigiano Reggiano grattugiato con le patate lesse e la ricotta in modo tale da ottenere un composto abbastanza omogeneo, passarlo al setaccio ed unirlo alle uova, ai tuorli e alla panna precedentemente amalgamati senza essere stati montati.
Mescolare il tutto aggiungendo un cucchiaio di semi di papavero e aggiustare di sale e pepe bianco. Suddividere il composto in otto stampini di alluminio (ca 65 g l’uno) leggermente imburrati e cuocere in forno a 170 -180°C.
Per le cialde:
sbattere gli albumi e quando sono leggermente montati aggiungere il Parmigiano Reggiano grattugiato e la farina. Incorporare il burro precedentemente fuso e far riposare l’impasto in frigorifero per almeno 30 minuti. Stendere l’impasto tra due fogli di carta da forno e tirarlo sottile. Ricavarne 8 cerchi della stessa grandezza dello stampino in alluminio, che andranno cotti in forno tra i 160 e i 180°C.
Per la crema di rucola:
preparare del brodo vegetale leggero usando solamente ortaggi bianchi e verdi. Lavare e mondare gli spinaci, sbollentarli in abbondante acqua salata; una volta pronti passarli subito in un recipiente con acqua e ghiaccio. Scolarli e strizzarli. In un mixer tritare la rucola fresca, gli spinaci e del brodo vegetale freddo, unendo l’olio d’oliva a filo. Aggiustare di sale e pepe, aggiungere un po’ di patata lessa oppure di burrata se si vuole ottenere un composto più cremoso e dolce.
Per le quenelle di zucca:
pulire la zucca, tagliarla a spicchi, avvolgerla nella carta d’alluminio, cuocerla in forno a 140-150°C. Tagliarla in piccoli pezzi e finire di cuocerla in una casseruola, precedentemente riscaldata, con poco olio d’oliva e uno spicchio d’aglio intero. Togliere l’aglio e passare la zucca al setaccio ottenendo così una purea.
Per il porro:
lavare e mondare i porri, eliminando le foglie più esterne. Usare solamente la parte bianca che verrà tagliata a julienne e poi immersa in acqua ghiacciata per alcuni minuti; asciugare e infarinare leggermente con farina di frumento oppure con amido. Friggere i porri in una casseruola con abbondante olio di arachidi.
Presentazione:
Al centro del piatto mettere una puntina di ricotta e adagiarvi sopra una cialda per tener ferma la millefoglie. Alternare cialda-sformato, cialda-sformato (con la parte caramellata rivolta verso l’alto) e per ultimo un ciuffetto di porro fritto. Fare cinque piccole quenelle di zucca sopra le quali far cadere una goccia di aceto balsamico. Lo sformato e le quenelle dovranno essere calde, mentre la crema dovrà essere a temperatura ambiente.

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Il Consorzio Terre di Montagna è beneficiario di un contributo del FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) per un progetto approvato a valere sul PSR (Programma per lo Sviluppo Rurale) Emilia-Romagna 2014-2020 – Tipo di operazione 16.2.01 – Approccio di sistema – Avviso Pubblico D.G.R. 227/2017, compreso nel Progetto di Filiera F67 (Settore lattiero caseario) dal titolo "Parmigiano Reggiano di Montagna: le sfide della qualità nell’evoluzione climatica e dei mercati” di cui è proponente e capofila il Consorzio Terre di Montagna -per maggiori informazioni CLICCARE QUI

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